giovedì 12 maggio 2011

DRIVE "attraverso" l'AMERICA


a 'sti americani di uscire dall'auto per fare qualsiasi cosa proprio non li eccita per nulla. Mi si è aperto un mondo: il DRIVE THRU WORLD ! ero rimasto fermo ai drive-in di HAPPY DAYS degli ani '50 e poi con molta sorpresa tempo fa mi sono trovato servito un hamburger dritto filato nel finestrino della macchina.

Ma ieri mi hanno ancora una volta colto alla sprovvista e stupito. dovevo andare dalla mia nuova banca con il mio socio americano. Lo vedo girare intorno, dietro alla Banca (qui come quasi tutte le attività commerciali sono delle unità indipendenti sui 4 lati con i vari parking intorno) e fermarsi allo sportello DRIVE THRU !!

dall'altra parte appena fuori dal nostro finestrino una impiegata sorridente e disinvolta che ci saluta molto amichevolmente non capendo bene in realtà perchè la stavo riprendendo con la mia videocamera come se fosse una marziana ma lei fa finta di niente e svolge il suo compito come se fosse una cosa normale che noi stiamo comodamente nella nostra auto e lei indaffarata in una...Banca.

fa un effetto strano parlare con la tua banca mentre magari ti stai finendo un hamburger appena ritirato all'altro drive thru poco piu in là. a me mi metteva un po' di imbarazzo, mi sentivo come in una situazione intima, in uno spazio privato che di colpa entrava in qualche modo in contatto con un mondo altro, quello della BANCA, freddo e formale.

il mio amico mentre stiamo aspettando mi fa notare un vaso di vetro pieno di caramelle... per il clienti del drive thru? erano bocconcini per i cani dei clienti!

grande america il tuo istinto pervasivo per il marketing mi lascia attonito ancora una volta : tu arrivi a realizzare cose che noi umani non solo non abbiamo mai visto ma neppure oseremmo pensare!!!

God bless l' america, soprattutto la domenica


tu prova a entrare in una di queste mega baptist church poi mi dici. questi americani pensano a tutto, lo vedi il cartello nella foto? nella zona del parcheggio di fronte alla church, tutte or-di-na-ti-ssi-me, pettinatissime le auto parcheggiate, signori volontari affabili e ovviamenti molto pettinati anche loro ti accoglievano vestiti con il loro giubbettino da "parcheggiatori" della domenica. e per te che era la prima volta che ci venivi, alla messa dico, ti avevano predisposto la parte più comoda vicina dell'intero mega parcheggio. "gli ultimi saranno i primi" forse anche questo è il messaggio implicito. quasi mi veniva nostalgia del parcheggiatore abusivo e arrogante e sottilmente ricattatore che avresti trovato in italia!

qui le chiese le contuano a costruire e a riempire di gente mica a svuotare come capita da noi. e la gente ci va e paga salato per andarci per essere parte della combriccola. ok non ti aspettare l'essenzialità della spiritualità francesca. qui è spettacolo tutto ma è uno spettacolo a cui ci si vuole davvero andare. questa church dove sono stato a Tampa (Florida) è stata ultimata 2 anni fa. è una Chiesa indipendente, non deve rendere conto a nessun Vaticano, ,a totalmente autofinanziata. solo lei è costata 15 millions! pagata quasi tutta cash + un mutuo. Il pastore, rigorosamente sposato è un tipo che ha uno stipendio di circa 150.000 dollars l'anno + benefits per altri circa 100.000. è una sorta di star della zona. un signore molto distinto che conosce l'arte del martketing e del public speaking. grande oratore. grande uomo di fede. che male c'è?!

rimango tra l'ammirazione e il terrore. ma entro, entro nella HALL e lì in prima posizione un bellissimo angolo coffee dove vendono tutto il possibile per far colazione (non facendo la comunione tutte le volte non hanno problemi di evitare cibo prima della messa....). è tutto un pullurare di stand di inviti all'azione, alla donazione. la gente affabile ti sorride, capisce che non sei uno di loro ma tu sei un first time guest e sei il benvenuto. sei un "prospect" un potenziale cliente. ma in senso buono. tutto è alla luce del Sole.

in fondo alla grande e affollatissima Hall una mappa geografica enorme alla parete e accanto un computer dove un software dentro uno screen elegantissimo ti mostra tutte le location al mondo di missioni o quant'altro. emergono numeri, statistiche, sembrauno stand di una Corporation

qualche metro più in là ti puoi prenotare (e pagare!) per qualche spettacolo concerto etc della tua church. poi ti trovi inevitabilmente di fronte al desk per te che sei il first time guest e lì puoi chiedere tutto quel che vuoi, gentilmente ti sarà dato in ogni dettaglio la risposta che meriti. gradito ospite. ci sono corsi introduttivi dove ti verrà spiegato quel che significa essere un battista e quel che non significa. e questa precisazione è doverosa perchè il mondo protestante proliferante ormai da secoli rende le distizioni sempre più sottili. e, per te che sei il firt time guest, è importante essere rassicurato di non fiire magari in qualche church pentecostale dove urlano e parlano lingue strane.

ma è ora di entrare nella Sala. è a forma di anfiteatro, raffinatissimo, con poltrone con appoggia testa che non le ho viste (...passandoci per procedere nella economy!) neanche nella prima classe di un aereo
palco centrale, ai 2 lati 2 megascreen, 2 postazioni di telecamere, poi una giraffa per zoommare sull'anima di chi starà lì sul palco a raccontarci il vangelo. tra gli spalti la console come quella dei concerti di vasco rossi. tutto sarà live su internet e a volte mandato in onda su qualche tv. ma non oggi.

sullo sfondo un grande coro di gente di mezza etù di tutti i colori, a lato la band, la batteria e già un ragazzo che imbracciando una guitar canta e di musica di chiesa (italiana, a sta punto) neanche l'ombra. folk, rock? qui lo chiamano christian cntemporary music. che se la musica pensiamo rifletta in qualche modo la spiritualità di chi la esprime allora povera italia, povero il mio parroco poveri noi ragazzi. anni luce. e il mio amico mi dice che tutto questo è "more conservative" di prima per via del nuovo pastore. yeah!!

skippo sui contenuti ma la forma, i ritmi sono quelli di uno spettacolo realizzato da professionisti. complimenti america.

fighissimo , il pastor commenta in apertura di essere appena ritornato da una missione nelle bahamas per quello è un po' abbronzato, si giustifica...lui stesso coglie lo slittamento e sorridendo sottolinea che era in missione e niente più. uomini di poca fede! mon dieu alle bahamas in missione. meraviglioso. ma lo dico a metà davvero meravigliato. l'altra mia metà, quella più pallida, è solo invidiosa di tale pastor superstar. forse nella vita, fossi nato qui, avrei anch'io sognato di fare il pastor e di andare un giorno ale bahamas e poi di tornare e raccontare ai miei fedeli...

god bless america, please, sopratutto la domenica!!!

sabato 31 luglio 2010

YMCA


chi non si è trovato a ballare e cantare "YMCA" dei village people?! Ovviamente del significato di quelle lettere, di quelle parole non ce n'è mai fregato molto e a ripetere quelle 4 lettere non occorreva sapere granchè l'inglese. si ballava e cantava cullati vorticosamente da quel mondo lontano e magico che era l'america.

ma nessuno sapeva che YMCA sono dei centri fitness gestiti da una organizzazione no profit e che la sigla significa : Young Men's Christian Association. All'epoca della canzone erano ancora percepiti come centri sportivi per gente povera e non erano necessariamente percepiti come luoghi in cui gli omosessuali si incontravano.

Oggigiorno le cose sono evolute parecchio, ci sono centri YMCA dappertutto in america e almeno il centro che stiamo frequntando qui in Florida è molto bello e ha standard di qualità che difficilmente si incontrano anche nei luoghi più esclusivi in italia.

se vi capita di viaggiare in america e di avere un amico iscritto a un centro YMCA fatevi fare un tessera che vi darà diritto a 10 entrate gratis e potrete mantenervi in forma e incontrare un sacco di persone...non necessariamente uomini e omossessuali!!

una realtà come questa dei centri YMCA è un esempio eclatante di un Paese a cui non piace il welfare, che laddove può opera privatamente ma che non necessariamente è crudele ed egoista verso chi ha minori possibilità economiche. anzi. YMCA é totalmente no profit, è finanziata da donazioni private (originariamente è una inizativa Cristiana) e dagli associati, ha prezzi molto contenuti (75$ al mese per tutta la famiglia per palestre varie, piscina, corsi di tutti i tipi tenuti da volontari). L'ambiente è permeato dalla voglia di creare un senso di community, di facilitare l'incontro tra le persone e di offrire un servizio di qualità ma accessibile alla Community.

in america scoprirete una intensa diffusissima abitudine a donare DENARO per iniziative no profit (peraltro qualsiasi cifra donata è detraibile, non come in Italia !!!!) . scoprirete che la metà dgli ospedali sono finanziati da donazioni private di private e corporation. L'americano è di origine cristiana protestante e come tale vuole poter determinare il proprio destino, vuole avere la possibilità di liberamente scegliere di contribuire o meno e nella misura che preferisce. Noi europei forse perchè più cattolici, preferiamo che a tante cose ci pensi lo Stato. Qui a tante cose preferiscono pensarci loro in piena libertà . sono fatti così.

bello, great america!

lunedì 1 febbraio 2010

ONE DOLLAR MENU

Bah, io non so come ci tirano fuori le spese ma in america di 'sti tempi se vuoi sfamarti ti basta ONE DOLLAR (+ iva). Ti becchi solo un modesto MC Chicken è vero ma intanto ti siedi a un tavolo, ti puoi bere gratis tutta l'acqua che vuoi e in fondo non fa mica poi così schifo sto hamburgher. certo che a questi prezzi ti assale ancor di piu il dubbio di cosa sia fatto quel che mangi ma io sono uscito da lì bello sazio dopo aver mangiato 3 mc chicken e un gelato per un totalone mostruoso di ben $4 (+ iva).

Al telegiornale hanno dichiarato che le vendite per MC Donald sono in crescita! e vorrei vedere con sta crisi planetaria chi non sarebbe tentato a risparmiare sul cibo?!

TETTE & PATATINE FAST


Magari lo sapevate già ma in America esiste una catena famossissima di ristorazione veloce che si chiama "TETTE"che loro dicono HOOTERS e che il dizionario slang definisce come un modo Vulgar di chiamare a woman's breasts.

E non solo non l'hanno ancora fatta chiudere ma è un vero e proprio fenomemo che in qualche modo costituisce una faccia della cultura americana. ogni anno fanno a gara le aspiranti tettone per essere selezionate e poter servire in mutande e canottiera hamburger e hotdog aun prezzo...pudico! ma intanto fanno un sacco di soldi e ri-fanno gli occhi a un bel po' di brava gente. so' forti 'sti ammerigani!


venerdì 22 gennaio 2010

AMERIMONEY AMERICANI

da tempo sto tessendo la tela per poter iniziare a investire qui negli USA e finalmente siamo al dunque. a differenza di quanto ci possiamo immaginare il mercato si muove e si possono trovare opportunita'. ci vuole intraprendenza e trovare il partner giusto e il modo giusto di strutturare legalmente l'operativita' e le joint venture ma qui si respira un'altra aria. qui la mente si apre e gli incontri si moltiplicano. venire qui ti fa sentire di essere un po' un esploratore per quanto poi qui ti trovi in un mercato e in un mondo maturo. eppure qui vedo cose che in italia non trovo. gia' solo un sacco di informazioni online, seminari, gente che si incontra in club di investitori immobiliari (che in italia non ci sono). li puoi trovare ogni settimana in ogni citta'. Per non parlare della possibilita' di farsi prestare soldi da privati, di poterli prestare! di potersi finanziare dal venditore. insomma qui a loro piace essere liberi di fare, di intraprendere. fanno disfano fino a che non ci riescono a fare successo che qui e' una parola comune. qui loro vogliono TO SUCCEED. e non mollano facilmente. ok e' vero che sto parlando di una sola piccola parte della popolazione ma resta comunque un fenomeno piu diffuso che altrove e non a caso qui molte new company, nuove idee nascono ogni giorno. per loro e' assolutamente pacifico inseguire il successo finanziario, aspirare alla richezza sfacciata, da sbatterti li' sul muso prima o poi. lo vedi da tutte le parti. e' come una marea che ti porta avanti. in italia la cosa e' ben diversa. aspirare a diventare ricchi risulta stucchevole, e comunque da non sbandierare.

venerdì 18 dicembre 2009

DAMMI TEMPO E CASHFLOW

se vuoi saltare in un nuovo paradigma in fatto di come relazionarti al denaro e al tuo lavoro leggi 4 ore alla settimana di lavoro di timoty FERRIS. Lui parla di nuovi ricchi ma nel senso di una nuova generazione di giovani che interpreta e vive con un nuovo concetto di rcchezza. Non importa piu avere un grasso conto in banca. la cosa che conta di piu è avere tempo e mobilità. Non si tratta piu di accumulare immense ricchezze per poi godersele da vecchi su una spiaggia tropicale. Spazza via il mito della pensione fine corsa. La controproposta? tanti minipensionamenti lungo il percorso. E la volontà di realizzare dei sogni, magari piccoli, nei prossimi 6 mesi. Lui non fornisce istruzioni di come trasformare la tua passione in un lavoro remunerativo piuttosto ti indica la strada di come fare in modo che il tuo lavoro duri 4 ore alla settimana e assume che un lavoro così è un lavoro comunque ideale. Non posso non dargli ragione se mi bastassero 4 ore alla settimana per generare tutto ciò che mi serve per pagare bollette e divertimenti farei qualsiasi cosa, se moralmente accettabile! O no? Poi nel resto del tempo ti dovrai dedicare a ciò che piu di piace, che piu ti emoziona.
Se hai già conosciuto Kiyosaki, qui siamo un passo oltre.